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MANDORLO IN FIORE 72 EDIZIONE

 

 

Ogni anno la città di Luigi Pirandello e della suggestiva Valle dei Templi si riempie di colori, di musica, di danze e sapori tipici locali (ma anche multietnici) che coinvolgono non solo i siciliani che giungono da ogni parte dell’isola ma anche i turisti italiani e stranieri che hanno così la possibilità di assistere a un evento di straordinaria bellezza ovvero la Festa del Mandorlo in Fiore.

La manifestazione del Mandorlo in Fiore, che tempo fa si teneva nel mese di febbraio, negli ultimi anni si concentra, invece, nel mese di marzo per via delle condizioni climatiche un po’ più miti e ha una durata di circa otto giorni.

La Festa del Mandorlo in Fiore è tipicamente caratterizzata dalla suggestiva fioritura dei mandorli della Valle dei Templi e delle zone limitrofe ad Agrigento.

Ed in effetti lo scopo della sagra è proprio quello di festeggiare l’anticipo della primavera con il rifiorire dei mandorli che simboleggia il ritorno alla vita dopo il lungo torpore provocato dall’inverno.

Negli anni però l’evento ha acquisito nuovi significati culturali, in particolare legati alla diffusione di messaggi di pace verso tutte le popolazioni del mondo.

La Sagra del Mandorlo in Fiore è nata a Naro, paese ad una ventina di chilometri da Agrigento, per volere del conte Alfonso Gaetani, con lo scopo di fare conoscere a tutti i prodotti tipici siciliani.

Ufficialmente diventa Sagra del Mandorlo in Fiore solo a partire dal 1937 quando si trasferisce ad Agrigento e viene chiamata così proprio dagli agrigentini.

Dal 1954 inizia a svolgersi in concomitanza il “Festival Internazionale del Folklore”, spettacolo a cui prendono parte numerosi gruppi folkloristici locali e del mondo.

Negli anni si sono aggiunti anche il “Festival Internazionale dei Bambini del Mondo” e il “Corteo Storico d’Italia”.

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